Tuffi/94
Liscezza sanzionatoria, consigli immobiliar-sentimentali, consigli sentimental-psichiatrici, campagna marketing UnoXTuffi
Questo è Tuffi! Demordiamo.
Io sono Vittorio Ray, questa è Tuffi, la newsletter de Il Tuffatore.
Questa introduzione circolarmente didascalica e morettianamente autoreferenziale è un tentativo di SEO, se vuoi ti puoi iscrivere qui sotto.
Pagare le multe sull’app ‘io’ è un'esperienza così liscia, così piacevole, che al di sotto di una certa somma pecuniaria svanisce ogni effetto deterrente. Anche questa è una caratteristica dei dispositivi (v. Tuffi/85); a ciò si aggiunga che ogni persona educata e sufficientemente non-ancora-delusa dalla vita ha piacere nel dare dei soldi allo Stato, e ancor più nello scoprire che lo Stato li sa spendere bene come ad esempio per fare delle app funzionali e moderne per organizzare la società nell’èra digitale. Insomma è probabile che esista per ogni cittadino una soglia relativa al suo stipendio (che quantifichiamo in circa 1/150 dello stipendio), per cui se guadagni 2000 euro e ogni mese ti arriva senza motivo una multa di 13€ pagabile in pochi secondi su ‘io’, alla fine di questa experience di microcastigo amministrativo il bilancio delle emozioni che hai provato è ampiamente positivo.
Consigli immobiliar-sentimentali. I mutui scendono, alcuni di voi staranno valutando l’acquisto di una casa. Affrontiamo un aspetto poco indagato. Se tu vuoi portare a casa una ragazza e le dici “ho appena preso un bilocale con discreto terrazzino vivibile, te lo faccio vedere” fai la figura del bambino perenne che non crescerà mai, che ha fatto un debito di 30 anni per una casa con una sola camera da letto perché voleva il terrazzino per abbronzarsi a maggio, ma stiamo scherzando? dai c’è un limite a tutto.
Viceversa, se tu nomini “il trilocale purtroppo senza balconi profondi” mostri già la maturità, la capacità di saper rinunciare in chiave di progetti più importanti e altruistici, nello specifico parliamo del donare la vita cioè di potenziale e tanto desiderato figlio, insomma oggettivamente mi fai tutt’altra figura.
(una perlina da instagram)
Sempre in tema sentimentale, stavolta non immobiliar- bensì psichiatrico: ma quanto è fico nel 2025 avere il fidanzato ossessivo compulsivo? Una delle cause è sicuramente la manìa mediatica per le facoltà STEM con cui ci martellano da 20 anni, soprattutto le ragazze poverine che sognavano di fare Storia dell’arte e invece il padre ha letto Galli della Loggia sul Corriere che dice che si devono iscrivere a ingegneria nucleare etc. e dalla cui minaccia solo alcune si sono salvate ma hanno comunque conservato un tarlo.
Insomma non parliamo più di quella mezza fascinazione per il “nerd”, che in realtà non è mai decollata perché non ha mai fatto il salto nello spettro patologico, qui parliamo di una rivoluzione. E come tutte le rivoluzioni in erba non può essere urlata direttamente ma deve passare da un’apparente insoddisfazione, una sprezzante ipocrisia: “oddio ragazze il mio fidanzato è un insopportabile ingegnere ossessivo paranoico, maniaco del pulito e dell’allineamento a squadro dei mobili coi tappeti, mmmh ma chi me l’ha fatto fare mi sceglievo un bel filosofo”.
E le amiche mangiate dall’invidia.
Della mia adolescenza non ricordo quasi nulla di politico. Ricordo solo alcuni siparietti insignificanti, almeno nella dimensione politica, tra cui il seguente (riporto a memoria senza googlare, non vorrei scombussolare i ricordi).
Poco prima della sua fase di ascesa màxima, Beppe Grillo comunica pubblicamente la sua proposta per combattere il caro-benzina. L’idea era la seguente: smettiamo tutti di fare benzina all’Eni. Se ognuno di noi smette di andare ai benzinai dell’Eni, Eni sarà costretta ad abbassare drasticamente i prezzi. A quel punto gli altri distributori dovranno abbassare anche loro e mettersi allo stesso livello di prezzo. Fine della proposta. Risolto il problema del caro-benzina.
La cosa temo non ebbe effetto ma il meccanismo venne più volte riproposto negli anni, “se ognuno di noi convincesse almeno 5 persone a votare…” fino alle bellissime infografiche facebook sul fatto che andare a votare sottrae in percentuale voti alla mafia. Mi colpisce il mix di tenerezza, ingenuità, stupore davanti alla legge esponenziale, iper-arbitrio e iper-fiducia nella capacità persuasiva in cui ha creduto l’unico partito dei puri di cuore che abbiamo avuto il piacere di avere in Italia.
Sono qui per proporvi lo stesso invito. Siamo al 94esimo tuffo, tra poco arriviamo al 100esimo, e da qui a lì dobbiamo raddoppiare gli iscritti e moltiplicare i like ai post, altrimenti Substack ci penalizza. Se vogliamo combattere l’algoritmo della piattaforma ma soprattutto se vogliamo sottrarre peso elettorale alle mafie, occorre che ognuno di voi faccia iscrivere almeno un amico. E mettete un po’ di like. Grazie.